Abbigliamento Gore Bike Power

La prova su strada

Tempo di lettura: 8 minuti

La prova su strada.

Nello stilare il calendario di pubblicazione dei test cerco di rispettare anche l’ordine cronologico degli arrivi; con l’abbigliamento però non è possibile, perché è il clima a decidere cosa andrà avanti. Così questo completo Gore Bike Wear si ritrova a essere recensito prima di completi tipicamente invernali che mi sono stati già consegnati ma che attendono l’arrivo del freddo. Che stenta ad arrivare e questo mi ha costretto a uscire la mattina molto presto, prima dell’alba, per trovare temperature idonee a scoprire l’efficacia di maglia e pantaloncino.

Il momento che precede l’alba è sempre quello più fresco della giornata e appena uscito di casa, ancora fermo sulla bici a maneggiare col cronometro e il termometro, lo stacco climatico tra zone coperte e scoperte è stato netto. Per i primi chilometri sono stato costretto a ricorrere a manicotti e gambali, di altra marca e non tra i più efficaci sul mercato (ne faccio un uso assai limitato col clima che ho qui) mentre ho potuto fare tranquillamente a meno di una maglia intima, lasciando al tessuto laminato della Power il compito di proteggermi dall’aria frizzante del primo mattino. Compito che ha svolto egregiamente.

Col passare dei chilometri sono salite le temperature e anche la strada; e in salita, fosse pure inverno pieno, si suda. Ottima la protezione dal vento, alla stessa altezza la traspirabilità? Come detto in apertura, sono due aspetti che è difficile racchiudere nello stesso capo ma anche qui Gore Bike ha pienamente centrato l’obiettivo.

Non avverti mai una reale sensazione di caldo o di freddo: è come se il mondo esterno non ti sfiorasse, pedali protetto nel tuo guscio, incurante della temperatura esterna. Busto e fianchi perfettamente asciutti, ti accorgi di cosa accade “fuori” solo perché hai gambe e braccia scoperte.

Arrivare in cima senza essere bagnati dentro è fondamentale per affrontare la successiva discesa senza raffreddarsi; se all’asciutto aggiungiamo la eccellente protezione dal vento il risultato è che possiamo concentrarci solo sulla pedalata, senza distrazioni e timori di pagare qualche prezzo una volta a casa.

Ancora meglio arrivare in cima senza essere bagnati nemmeno fuori, perché questa maglia ha mostrato una ottima impermeabilità. Non regge le ore sotto un acquazzone (nemmeno io, se è per questo…) ma quaranta minuti di pioggia durante una lunga salita me li sono sorbiti tutti e solo verso la fine ho iniziato a sentire il tessuto che imbibiva. Le maniche, sulla schiena no. Il vero fastidio era lo sgocciolare dalle spalle lungo le maniche e fin sulle braccia scoperte. Bagnato sulla pelle no, non l’ho avvertito tranne, sempre sul finire della salita, il bordo appunto delle maniche.

La costruzione a strati protegge dall’acqua e dal vento, permette ottima traspirabilità e mantiene inalterato il microclima corporeo. In tutta onestà non mi aspettavo nulla di meno conoscendo la qualità dei prodotti del marchio e la bontà del tessuto Windstopper.

Il test si è svolto con temperature esterne comprese tra i 10 e i 22 gradi e in questo range la protezione è sempre stata eccellente, sia col fresco che col caldo. Esame superato.

Ma la gamma Power non fa della sola protezione il suo emblema: punta al comfort su medie distanze. Per quanto cerchi sempre di attenermi a quanto dichiarato dalla casa, senza pretendere ciò per cui un componente, accessorio o capo di abbigliamento è stato progettato, confesso di aver abbondantemente sforato le tre ore, limite suggerito per il fondello.

Non sono un estimatore dei fondelli in foam, preferisco il gel. Che è sempre un poco più “duro” ma mantiene inalterate le sue caratteristiche col passare delle ore in sella e nel tempo. Io mi sforzo di sembrare saggio, aperto di mentalità e scevro da pregiudizi: non sempre con successo.

Così sono salito in sella prevenuto, aspettandomi il solito fondello cedevole, con immediata sensazione di morbidezza che si sarebbe trasformata da lì a poco in cedevolezza, preludio alla scomodità.

Il sonoro bip del cronometro mi ha avvisato della prima ora trascorsa e francamente mi ero pure dimenticato del fondello, concentrato a cercare anche il più insignificante spiffero. Altro bip, altra ora passata e il fondello sempre lì, a sostenere in comodità e senza cedere, senza far avvertire il bordo del canale centrale della sella. Ok, ma tanto è dichiarato per tre ore, mi son detto, adesso inizierà a cedere. Terzo bip, nisba. Quarto bip, nisba. E’ stato necessario arrivare al quinto bip per iniziare a sentire qualche indolenzimento e la spugna che lasciava avvertire il contorno del foro di scarico della sella.

Il fondello supera senza problemi le tre ore promesse e ci si può tranquillamente spingere oltre. E se a questo aggiungo che il test di questo completo Gore Bike Wear l’ho svolto pedalando solo con la sportiva Rose X-Lite Team, equipaggiata quindi con sella sportiva e duretta, posso pronosticare che con selle appena più comode anche le cinque ore diventano un traguardo alla sua portata. Nel test della sella Respiro di Selle Royal avevo scritto che una prima uscita l’avevo vanificata perché indossavo un pantaloncino di alta gamma e dopo molte ore in sella non sapevo distinguere cosa fosse merito della sella e cosa del calzoncino. Che era questo Gore Bike Power.

Non posso distinguerlo nemmeno adesso; posso però affermare che il connubio mi ha permesso di affrontare sette ore sui pedali; e questo malgrado la forma del fondello sia ottimizzata per una posizione più sportiva di quella che avevo durante l’uscita con la sella Respiro.

Però un fondello, per quanto ottimo (e mi piacerebbe in futuro provare la versione da oltre cinque ore) non basta a farti stare comodo se il taglio è sbagliato e maglia e pantaloncino tirano di qui e di là.

Sia pedalando rilassati che in presa bassa le bretelle non tirano mai, non costringono e nemmeno stringono. Il calzoncino non si sposta frullando le gambe anche se è sprovvisto di bande elastiche, così come nemmeno la maglia si muove, restando sempre in posizione, senza arricciarsi sulla schiena o venir su. Che poi, a dire la verità, se anche salisse un poco uno nemmeno ci farebbe caso, visto quanto è estesa la “prolunga” posteriore. Nessun impaccio nemmeno sotto le braccia e nessuna cucitura a infastidire. Per le maniche vale lo stesso discorso fatto per il calzoncino: manca una banda elastica ma non se ne sente la necessità, i bicipiti (per chi li ha…) sono morbidamente fasciati e non si scoprono durante i cambi di presa al manubrio. La forma di maglia e pantaloncino si adatta perfettamente alla posizione in sella, con naturalezza.

Il taglio alto del colletto non crea interferenza nella guida, sia rilassata che sportiva; aderisce perfettamente grazie al tessuto elasticizzato e quando è completamente chiuso (soluzione che consiglio, sia con caldo che freddo, ci isola meglio) non lo senti stringere. Aderire si, ma senza fastidio.

Solo in discesa, quando mi sono accucciato col naso nel tappo della serie sterzo, ho sentito il colletto entrare in contatto con la fascia posteriore del casco, quella regolabile.

Ultime note per i calzini, poverelli uno se li dimentica sempre…

Tanto comfort, nessuna cucitura a dar fastidio e sempre in posizione senza arricciarsi, nemmeno sotto sforzo quando tra spinte, rilanci e tentativi vari di mantenere un passo decente stiamo lì ad alzarci e sederci di continuo pestando con tutto quello che abbiamo. Nel mio caso poco, è vero. Vabbè.

La scelta della casa è stata premiare freschezza e traspirabilità. Eccellente la seconda, fin troppo efficace la prima. Con scarpe ampiamente ventilate nelle mattine più fredde ho rimpianto non avere portato con me un sovrascarpa.

Non ci resta che tirare le somme e voltare pagina per leggere le conclusioni.

COMMENTS

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Ciao Fabio, amo tantissimo questa marca. Ho l’armadio pieno di prodotti gore running e gore bike che uso con enorme soddisfazione rispettivamente sia per la la corsa che per la bici. Il windstopper/goretex l’hanno inventato loro,,, pertanto con la gore abbiamo il top!

    Mi preme fare alcune osservazioni.
    1. il windstopper non è impermeabile. Resiste alla pioggerella leggera /intermittente massimo mezz’ora. Se non si rientra in questa casistica bisogna optare per la membrana goretex.
    2. per mantenere intatte nel tempo le caratteristiche tecniche della membrana in windstopper/goretex è necessaria una manutenzione (più per il goretex a dire il vero, ma anche il windstopper ogni tanto la vuole). Infatti dopo n uscite la membrana perde le caratteristiche di resistenza all’acqua.
    Occorrono quindi lavaggi e trattamenti con detersivi specifichi per rinnovare la membrana. Ottimo il nikwax.
    3. a livello di traspirabilità il windstopper è sicuramente più traspirante del goretex ma molto meno di una maglia/giacca termica in pile.

    Per quanto sopra non ho nel mio armadio maglie a maniche corte in windstopper perchè sarei limitato nel caso facesse freddo (non è assolutamente consigliato mettere un capo sopra al windstopper. Il windstopper lavora bene come ultimo strato) e poi perchè non amo i manicotti. Trovo sensate invece le maglie a maniche lunghe in windstopper. Questo perchè quando la temperatura esterna non consente l’utilizzo di tre strati , non è ottimale indossare maglia intima più giacca in WS: troppi spifferi, troppo spazio. E’ ottimale quindi indossare maglia intima più maglia maniche lunghe in WS per ridurre gli spazi tra uno strato e l’altro.

    Con queste temperature autunnali solitamente indosso maglia intima di qualità (craft, odlo), più maglia gore bike in pile. Quando c’è vento sopra a tutto indosso giacca/gilet in windstopper active shell e vai…. privilegio sempre la traspirabilità! Il windstropper andrebbe usato solo quando fa freddo CON VENTO o per proteggersi da pioggia leggera/intermittente.
    Il windstopper soft shell è , a mio avviso, meno versatile del active shell perchè garantisce una certa termicità avendo la fodera in pile. L’active shell è solo membrana windstopper, quindi solo protezione dal vento, zero termicità.
    Preferisco quindi il windstopper active shell modulando gli strati sotto. Ho solo una giacca in windstopper soft shell che uso proprio quando fa freddissimo…

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Michele, grazie per questo esauriente contributo.
      Non so se sono stato fortunato io o forse le condizioni erano diverse, ma l’impermeabilità è andata ben oltre i 30 minuti. Non un acquazzone, pioggia forte ma non battente. Poi mi sono fermato, pure ho i miei anni…

      Per il resto concordo su tutto. C’è però da tener presente che siamo in autunno e quindi è più indicato un test del Softshell ma più di ogni altra cosa c’è sempre da ricordare che provo per davvero ciò che mi arriva. E per farlo devo trovarmi anche nelle condizioni giuste e in questo il clima era quello esatto per questo completo. Avessi scelto un lungo o uno più leggero avrei dovuto aspettare il freddo (e per abbigliamento invernale che sto testando il freddo me lo sto andando a cercare con lunghe trasferte. Ora siamo a 23 gradi mentre scrivo…) o il ritorno del caldo.

      La gamma Gore Bike Wear è inoltre talmente ampia e variegata che c’è di tutto e di più; i test riguardano sempre e solo un singolo prodotto, prendere in esame altri in un articolo dedicato a un solo capo finirebbe col creare confusione. Ottimo invece riportare i vostri commenti, che ampliano la lettura e offrono il raffronto diretto con chi usa anche altro. Grazie quindi del tuo apporto.

      Fabio

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Uso capi tecnici per attività diverse, ciclismo, trekking, di molte marche diverse e membrane di ogni genere: Gore Gore-tex di due pesi diversi, Gore Windstopper, Polartec Neoshell. Mai sentito parlare di trattamenti specifici per rinnovare le caratteristiche delle membrane. Mai fatti trattamenti specifici, mai perse le caratteristiche tecniche delle membrane. Nikwax nasce dall’insoddisfazione di un escursionista britannico, a proposito della manutenzione degli scarponi in cuoio; una pessima abitudine, era quella di ingrassare le calzature in cuoio per migliorarne l’impermeabilità, l’obiettivo veniva raggiunto, ma il cuoio si ammorbidiva, tendeva a spanciarsi e la tomaia perdeva progressivamente una delle sue caratteristiche fondamentali in uno scarpone: essere una struttura portante. I moderni scarponi (di qualità!) hanno una struttura della tomaia a caviglia bloccata, ciò impedisce spiacevoli slogature all’escursionista impegnato su sentieri insidiosi, poichè la caviglia può essere articolata solo in una direzione, seguendo il naturale movimento della camminata e non altri. Nick Wax offre una serie di prodotti a base di cere e non di grassi animali, per diverse tipologie di pelli; la pelle viene nutrita per evitare screpolature, ma non ammorbidita come avviene con i grassi, conservando pertanto le sue caratteristiche meccaniche. Nikwax offre anche prodotti per il lavaggio e l’impermeabilizzazione di indumenti, ma NON da nessuna indicazione specifica sulle membrane, parla genericamente di “indumenti impermeabili” un concetto “vago”, sulla bocca di tutti i produttori di abbigliamento tecnico (vero e presunto). Ci penserei bene prima di trattare veri capi tecnici, fatti con le membrane di cui sopra, sempre regolarmente costosi.

  • <cite class="fn">michele</cite>

    ciao Luca forse avendo tanti capi diversi non sei arrivato mai a stressare per bene un singolo capo e quindi non ti sei mai accorto di un calo delle caratteristiche della membrana.
    La membrana (goretex, windstopper) dopo n usi tende a perdere le proprie caratteristiche .

    Se si usa una giacca in goretex in città, in mezzo al traffico, ci accorgeremo prima di un calo della resa rispetto ad un utilizzo in zone prive di smog..

    Comunque per sapere se il capo di abbigliamento ha bisogno di essere rinnovato con un trattamento particolare (esempio nikwax) si può fare il seguente test :
    Spruzzare dell acqua sulla membrana, se osserviamo la formazione di tante piccole gocce di acqua vuol dire che la membrana funziona ancora egregiamente. Se al contrario osserviamo che l acqua spruzzata non forma gocce o che quest’ ultime tendono a espandersi sulla membrana vuol dire che dobbiamo rinnovare..

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Michele, non faccio il collezionista di capi tecnici, tutti i miei capi hanno subito severe esposizioni ad acqua, vento, polvere….ormai indosso abbigliamento tecnico quasi in ogni occasione, anche quando non pedalo o faccio escursioni.
    Resta in piedi una questione: che io sappia, non esistono prodotti formulati, dichiaratamente, per membrane tecniche.
    Quindi, per il momento, non uso nulla e va bene così. Se un produttore metterà in commercio prodotti specifici, espressamente dedicati alle varie membrane, spiegando bene tutto, ci penserò.

    Un saluto e……buone pedalate.

  • <cite class="fn">michele</cite>

    i prodotti specifici esistono. Esempio del citato nikwax:
    – tech wash è il prodotto formulato per la pulizia. Non è dichiarato specifico per il goretex ma è un prodotto di pulizia di alta qualità. Volendo si può utilizzare in sostituzione il nuncas sports wear, anche questo di qualità e di costo inferiore.
    – tx.direct prodotto della nikwax formulato in modo specifico per rinnovare il goretex. Si utilizza occasionalmente DOPO aver lavato il capo con il tech wash . Per sapere quando utilizzarlo si può fare il test delle gocce d’acqua che ho spiegato sopra.

    Esiste anche un prodotto specifico per trattare il windstopper: il softshell proof , anche quest’ ultimo da usare occasionalmente DOPO il lavaggio con tech wash o il citato Nuncas.

    Un saluto e buone pedalate anche a te…..

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    https://www.gore-tex.it/supporto/ripristinando-idrorepellenza

    “Quando il trattamento applicato in produzione non può più essere riattivato, applicare sul tessuto esterno del capo un nuovo trattamento idrorepellente, disponibile in formato spray o da usare durante il lavaggio.”

    Gore sembra accennare ad un suo prodotto specifico, senza nominarlo.

  • <cite class="fn">michele</cite>

    si confermo gore accenna a un prodotto specifico ma non lo nomina,
    però se vai su questo sito viene spiegato:

    https://www.bikeandrunplanet.com/blog/it/item/2-washing-and-maintenance-instructions-gore-tex-garments.html

    BIKE AND RUN PLANET è il primo negozio online in Italia a commercializzare esclusivamente capi e accessori GORE BIKE WEAR® e GORE RUNNING WEAR®, dei quali è rivenditore ufficiale autorizzato

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Ottimo Michele, acquisterò quanto prima questi prodotti, che andranno a far compagnia alle cere Nikwax che utilizzo da anni per la cura degli scarponi.

  • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

    Ma come sono contento quando partecipate con le vostre esperienze.
    Se foste meno timidi, a me piace molto quando intervenite…

    Fabio

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Ciao Fabio, sarà fatto. 🙂

    Mi farebbe piacere avere un tuo parere su un prodotto, ti invio una mail.

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