Adattatore per pedali con aggancio Lixada

Le conclusioni
Le conclusioni
Io cerco sempre il buone nelle cose. Quando svolgo un test e la colonna dei difetti si affolla non penso subito che quello che sto provando non vale il tempo vostro e mio.
Mi domando se sto sbagliando qualcosa. Un errore di montaggio, di set up, di comprensione.
E’ successo in passato, lo avete letto da poco nel test della sella Brooks Cambium C15 All Weather, dove non vi ho nascosto che l’averla posizionata in modo errato stava inficiando tutto il test. Mi sono detto non era possibile che Brooks sbagliasse una sella, l’errore doveva dimorare altrove e infatti cosi era. Seccante fossi io il luogo di residenza, ma tra il mio ego e un buon articolo io preferisco sempre il secondo.
Dopo la prima uscita con questi adattatori, svolta con pedali Spd, la mia colonna dei difetti conteneva una sola parola: inutilizzabili.
Lapidaria, troppo. E se l’errore fosse stato mio?
Possibile che una idea, sulla carta buona, alla prova pratica sia così inutile?
Ma, soprattutto, possibile che chi li ha ideati non sia accorto che usarli è quasi impossibile? No, mi sono risposto, sto sbagliando io qualcosa, dai…
Si, è vero costano un nulla e si vede nella bassa qualità complessiva, tanto che valutando il rapporto qualità/prezzo non me la sono sentita di appuntare una insufficienza. Coi pochi spiccioli richiesti è già tanto se ti danno qualcosa, va bene così.
Però qui non c’è un problema di qualità; qui che i pin si spacchino se avviti o sviti con troppa energia (troppa energia relativamente, già 2Nm possono essere fatali…) passa in secondo piano. Come passa in secondo la non perfetta collocazione dei fori.
Qui c’è proprio un limite nell’utilizzo pratico che non dipenda dalla qualità: è il sistema, l’idea che non funziona.
Una soluzione che dovrebbe semplificarci la vita invece ce la complica.
Ma non mi sono dato per vinto. Ho rimosso tutti i pin e applicato qualche pois antiscivolo, di quelli che comunemente troviamo dal ferramenta. Lasciare la superfice senza alcun aiuto alla presa no, il piede scivola via troppo facilmente ed è pericoloso.
Un poco la situazione è migliorata. Colpetto, rotazione, punta del piede che trova l’appoggio e poi un lento zig zag per avanzare quel tanto da avere una pedalata decente.
Ma non basta. Ok, le piastre costano poco. Aggiungendo le tacchette, se non ne abbiamo da riciclare, i 30 euro li raggiungi.
Con poco più ti prendi un pedale doppia funzione ben fatto e stai sereno.
E per chi ha pedali road? Anche qui investi qualche denaro in più e prendi uno dei tanti adattatori specifici, ben fatti. Che sempre soluzione di emergenza sono, sempre si tratta di qualcosa da usare su brevi distanze e per poco tempo: ma almeno in qualche occasione li usi, con queste piastre ci rinunci alla prima uscita.
Speravo, ve lo dico con sincerità, in un esito del tutto diverso di questo test.
Io sono contento quando trovo oggetti che rendono la vita di noi pedalatori più semplice e comoda. Tanto lavoro ripagato dalla soddisfazione dei vostri messaggi di ringraziamento per avervi fatto conoscere questa o quella soluzione che vi ha reso pedalare più bello.
Arrivare alla fine di un test e dirvi, senza tanti giri di parole, “saranno pure pochi spiccioli ma meglio investirli in un gelato” non mi fa alcun piacere.
Ma come ho già avuto di dirvi, i test servono anche a questo; scoprire cosa va bene e cosa è meglio evitare.
In quale delle due categorie colloco questi adattatori penso lo abbiate capito.
Chiudo rispondendo alla domanda sul perché non vi ho detto subito che mi sono trovato malissimo.
Io metto sempre in conto un mio errore di valutazione. Potrebbe essere successo questo.
Potrebbero esserci tra voi ciclisti che usano questi adattatori e si trovano bene, e magari mi spiegano perché.
Potrebbero esserci tra voi ciclisti che usano altri adattatori, di qualità superiore e si trovano bene e magari mi informano su quali sono.
Potrebbero esserci ciclisti che del mio giudizio non sanno che farsene, gli sta bene così e vogliono usarli ugualmente e di spiegarmi perché e percome non ci pensano proprio.
Insomma, dei condizionali ci stanno, tanto valeva scriverne.
Buone pedalate, coi pedali che preferite.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
ciao Fabio,
io uso (anche nel mio caso saltuariamente) due adattatori autocostruiti con due pezzi di lamiera di alluminio spessa un paio di mm a cui ho imbullonato sul lato inferiore le tacchette SPD. Sul lato superiore ho incollato sopra alla lamiera due fogli di gomma spessa 6/7mm, con un’apertura al centro per ospitare i dadi di fissaggio delle tacchette, in maniera che il tutto sia a filo. Le dimensioni di queste “pedane” sono circa 80 mm di lunghezza e 55 mm di larghezza.
Anche nel mio caso la pedana è normalmente ruotata verso il basso, ma non ho problemi nel farla ruotare in alto per poggiarci la suola della scarpa. Una volta poggiato il piede la gomma è liscia e posso spostare di pochi mm il piede per trovare l’appoggio migliore. Unico neo, quando piove la gomma della pedana tende a scivolare, dipende anche da che scarpe uso.
La gomma è ricavata da fogli usati per risuolare scarpe (ne avevo un pezzo non ricordo nemmeno più come e perché, in ogni caso non faccio il ciabattino !).
Soddisfattissimo della mia autocostruzione, li uso saltuariamente ma non ho riscontrato i problemi che hai segnalato sui tuoi. Ciao !
Ciao Valentino, grazie per questo tuo contributo; e poi io apprezzo sempre il far da sé 😀
Con l’utilizzo della gomma hai risolto il problema della collocazione di appoggio, qui resa impossibile dai pin.
Anche io avevo parzialmente risolto rimuovendoli e usando l’antiscivolo, ma in un test è notazione per conoscenza: non può sostituire il giudizio sull’oggetto in prova così come creato e fornito dall’azienda.
Per questo alla fine li ho bocciati.
Fabio
Ma attaccare due. Una sopra e una sotto. Bilancerebbe il peso
Ciao, certo bilancerebbe ma a che pro? A questo punto usi direttamente i flat. E poi il discorso sarebbe applicabile solo per gli spd, gli stradali no
Fabio