Installare i componenti dell’Ultegra R8070 Di2, parte prima

Installare movimento centrale e guarnitura Ultegra
Installare movimento centrale e guarnitura Ultegra
Sul blog nella sezione Officina già son presenti le istruzioni per il montaggio di movimento e guarnitura Shimano Hollowtech. Se il vostro telaio è Press-Fit nessun problema: trovate anche lui sul blog.
Ho scelto di proporre comunque questa scheda per dare continuità al racconto, senza salti. Sarò sintetico, anzi didascalico.
Abbiamo qui una scatola movimento filettata, standard BSA. Useremo quindi movimento dedicato.
Un velo di grasso sulla filettatura, senza esagerare. Meglio sempre darlo all’inizio della filettatura, avvitando si spalmerà in modo omogeneo.
Spennelliamo grasso anche sulla filettatura delle calotte e avvitiamo a mano, rispettando il verso (orario la sinistra, antiorario la destra – è un BSA).
Perché a mano? Perché la chiave non ci farebbe render conto di eventuale resistenza o la vincerebbe. Non va bene. Il movimento deve entrare facile, pulito.
E soprattutto dritto, cosa che con la chiave è facile sbagliare.
Se così non è, se cioè non c’è verso di montare le calotte in modo corretto, la scatola movimento va rifinita con apposito maschio per la sua filettatura.
Portiamo la calotta a battuta.
La guarnitura Ultegra con telaio a scatola movimento filettata vuole il movimento SM-BBR60.
Ha calotte più strette e infatti per la sua installazione Shimano fornisce un adattatore, solitamente all’interno della confezione del movimento.
Prendiamo quindi la chiave TL-FC32 e usiamola con l’adattatore TL-FC24.
Avvitiamo a fondo.
Io qui ho promesso di essere sintetico perché già ci sono articoli sull’argomento. E per amor di sintesi ho mostrato solo la calotta destra. Ma ovviamente la stessa operazione va fatta anche a sinistra.
Quindi diamo per montata anche la calotta sinistra e proseguiamo; tanto è uguale e si avvita normalmente, cioè in senso orario. Facile.
Prossimo passo l’inserimento della guarnitura Shimano FC-R8000.
Per mia vecchia abitudine sporco di grasso l’asse. Da un lato favorisce inserimento ed estrazione (ma del grasso già sporge dall’interno delle calotte, basterebbe lui), dall’altro ha funzione protettiva.
Spingiamo la guarnitura bene in sede, a mano. Un colpetto è ammesso, il martello no.
Ora giriamo il telaio e andiamo sul lato sinistro, dove fa capolino dal movimento centrale l’estremità dell’asse della guarnitura.
L’abbiamo visto durante la presentazione, rivediamo adesso il foro presente sull’estremità.
Fa da riferimento per la corretta posizione della pedivella sinistra: il lato aperto di questa, dove cioè abbiamo la coppia di brugole, dovrà trovarsi in corrispondenza col foro.
Inseriamo la pedivella sinistra, sempre a mano e sempre vietato l’uso del martello. Dare prima un velo di grasso sulle zigrinature. Vero è che pure qui già di fabbrica un poco di grasso c’è. Ma a volte si compra usato, monti e smonti o altro e quel grasso non c’è più.
Non fate caso all’effetto silvering della pellicola sulla pedivella; sparisce dopo 24/48h (ne parlai negli articoli sulla verniciatura) e comunque l’ho applicata velocemente, senza troppa cura, giusto per tenere pedivella e guarnitura protette durante il montaggio. Mi secca graffiare il materiale che mi viene affidato e durante le sequenze fotografiche si monta e smonta una infinità di volte.
L’interno dell’asse è filettato.
Dovrà accogliere il grosso bullone in nylon che serve a mandare la pedivella a battuta.
Quindi avvitiamo a mano il bullone e stringiamo sfruttando l’apposito attrezzo Shimano TL-FC18.
Per dare l’ultima stretta mandando così la pedivella a battuta senza farci male le mani, è comodo usare la pedivella come leva.
Tenendo fermo l’attrezzo, giriamo la pedivella in senso antiorario: significa che la filettatura interna starà ruotando in senso antiorario. E siccome già so che questo manderà in crisi qualcuno, ricordo che il bullone è fermo in questa fase. Quindi se si avvita in senso orario è normale che la parte filettata stia girando in senso opposto. Che però sempre orario è, solo che noi lo osserviamo al contrario e l’effetto ottico è questo.
Bene, anche se della spiegazione di sopra non sapete che farvene, l’importante è avere il nostro bullone di chiusura a battuta.
Spingiamo la piccola linguetta di plastica all’interno dell’apertura della pedivella, assicurandoci sia a filo, giusto un pelo interna.
Ora non resta che stringere le due brugole contrapposte, in sincrono; con chiavi da 5 e regolate a una coppia tra 12 e 14 Nm.
Bene, pedivella e guarnitura montata, persino nel verso giusto. Opperò, sto imparando.
A questo link potete aprire l’esploso di guarnitura e movimento centrale.
Brevemente passiamo all’installazione dei pignoni.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.