[Officina] Centrare la ruota, ordinaria manutenzione

Come eseguire la centratura laterale di una ruota

Tempo di lettura: 4 minuti

Come eseguire la centratura laterale di una ruota

La centratura laterale non è una operazione completa.

Nel senso che da sola può bastare solo se inquadrata nella manutenzione ordinaria, un raggio lento da sistemare che non ha compromesso la centratura radiale.

Quindi possiamo eseguirla senza necessità di rimuovere il copertoncino, perché non dovremo usare il riferimento apposito sul centraruote, che vedremo a breve.

Gli attrezzi necessari per eseguire una centratura laterale su ruota già assemblata e che ha perso un leggero valore nella sua regolazione sono: chiave tiraraggi e centraruote.

Di chiavi tiraraggi ne esistono di varia foggia e con le misure diverse a seconda della dimensione del nipplo e la conformazione del suo ingaggio.

Nella foto in basso, partendo dall’alto, si possono vedere la chiave lunga per i nippli Shimano nella doppia misura 4,3 e 4,4mm; in basso a destra una coppia di chiavi originali Shimano, spesso fornite con le ruote; a sinistra la comodissima “Topolino” da 3,3; sotto partendo sinistra, una chiave multipla, dove a ogni scanalatura corrisponde una diversa misura, quella verde è una standard da 3,3 (la misura più comune per i nippli) e infine la gialla è per alcuni nippli stellari Mavic.

Come eseguire la centratura laterale di una ruota chiavi tiraraggi

Questa nera invece è la chiave a misura multipla per i raggi piatti e dritti.

Come eseguire la centratura laterale di una ruota chiave raggi piatti

Poiché i raggi dritti non hanno uncino che li tiene fermi, agendo sul nipplo ruoterà anche il raggio, rendendo impossibile la registrazione. Per questo chi possiede ruote a raggi piatti e dritti dovrà avere anche questa chiave. 

La misura dei nippli più usata è 3,3mm. Più usata si, ma non universale.

Al momento in cui scrivo (e revisiono…) questo articolo, abbiamo:

1 Nipplo quadro da 3,23mm

2 Nipplo quadro da 3,30mm

3 Nipplo quadro da 3,45mm

4 Nipplo quadro da 3,96mm

5 Nipplo Shimano da 3,75mm

6 Nipplo Shimano da 4,3mm

7 Nipplo Shimano da 4,4mm

8 Nipplo Mavic stellare in diverse misure e con numero di scanalature differenti

9 Nipplo Torx 

10 Nipplo esagonale Campagnolo da 5,5mm

11 Nipplo esagonale Campagnolo da 6mm

Sicuramente ce ne sono altri, ricordarli tutti è impossibile. In caso di misura e forma fuori elenco, un calibro o una visita al sito del produttore risolvono ogni dubbio.

Importante: qualunque sia la misura dei nippli delle vostre ruote, la chiave dovrà essere di ottima qualità, perché una chiave tiraraggi di materiale scadente e con una lavorazione imprecisa li rovinerà.

Bene, abbiamo acquistato la chiave per i raggi, e adesso? Come stabiliamo se la ruota è centrata?

Abbiamo bisogno di un riferimento fisso, qualcosa che, facendo girare la ruota, ci fornisca la prova visiva e sonora che il cerchio non ondeggia di qui e di là.

Per bici e ruote economiche, quelle per cui non vale la pena sbattersi più di tanto, è sufficiente capovolgere la bici, usare i pattini freno o la chiave tiraraggi poggiata al telaio come riferimento fisso e dare una regolata di massima; tanto alla prima buca l’avrà già persa.

Però le nostre sono bici belle (e care…) e noi vogliamo trattarle bene, quindi, per fare un buon lavoro, ci servirà un centraruote.

Un attrezzo cioè dove poggiare la ruota, dotato di riferimenti a destra e sinistra e che ci consentirà di centrare alla perfezione le nostre ruote.

Ossia il centraruote.

Come eseguire la centratura laterale di una ruota centraruote

Anche qui vale il discorso della qualità. Senza eccessi per la semplice manutenzione, nel senso che per uso amatoriale non è indispensabile il centraruote da millemila euro; ma nemmeno quello da 30 euro che flette e su cui la ruota balla, praticamente inutile.

Serve che la struttura non fletta e abbia i riferimenti, ossia i braccetti, che “sentano” bene il movimento e non si spostino senza volere.

Come eseguire la centratura laterale di una ruota bracci regolabili centraruote

Preferibile un modello con anche il riferimento per la centratura radiale (quella per evitare che la ruota sia ovale).

Come eseguire la centratura laterale di una ruota centratura radiale

Abbiamo la chiave per i raggi, abbiamo la ruota sul centraruote, dobbiamo capire se è centrata o no.

In caso di ordinaria manutenzione è preferibile agire da un solo lato per volta, utilizzare cioè un solo riferimento.

Qualche giro di ruota prima con un riferimento a filo con cerchio, qualche giro di ruota con l’altro riferimento a filo cerchio e poi si sceglie di lavorare sul lato dove lo scostamento è ben visibile.

Come eseguire la centratura laterale di una ruota punto in cui tocca

Meglio far girare la ruota per più evoluzioni, dandogli il tempo di stabilizzarsi.

Servono occhio e orecchio fino, prestando attenzione allo stridio provocato dal riferimento che urta il cerchio.

Appena si è sicuri del punto, si agisce.

Come eseguire la centratura laterale di una ruota riferimento tocco

In che modo?

La tecnica è semplice.

Si tiene ferma la ruota nel punto dove tocca e si tende il raggio o la coppia di raggi infulcrati alla flangia opposta. Se cioè il cerchio tocca a destra, andrò a tensionare il raggio posizionato sulla flangia sinistra e viceversa.

Se scrivo tendere è perché dobbiamo avvitare il nipplo, aumentando così la tensione su quel raggio. 

Aumento di tensione che si traduce nello spostamento del cerchio verso il lato dove è infulcrato il raggio su cui stiamo lavorando.

Per questo se tocca a destra allora tendiamo il raggio a sinistra e viceversa: spostiamo la ruota nel verso giusto per recuperare lo scostamento. 

In questa foto ho sistemato giusto al centro tra due raggi stessa flangia. Significa che dovremo tendere quelli segnati col cerchietto.

Come eseguire la centratura laterale di una ruota raggi da tensionare tendere

Questa sopra è finzione a fini didattici; succede quasi mai sia al centro.

Nella vita reale è sempre spostato, quindi si agirà per prima cosa sul raggio opposto più vicino, quello dove ho lasciato la chiave tiraraggi a far da riferimento.

Come eseguire la centratura laterale di una ruota quale raggio tendere

Ma si agirà comunque anche sul secondo raggio opposto; a cambiare è la proporzione, diciamo così.

Sul raggio più lontano si agisce meno, questo sempre.

Ma di quanto? Saperlo è frutto di esperienza e sensibilità, tutte e due si acquisiscono con la pratica senza poteri divini, tranquilli. 

Diciamo la metà per il raggio più lontano. Semplificando, se il raggio più vicino ha avuto mezzo giro, quello più lontano ne avrà un quarto.

Ma, ripeto, non è una regola questa proporzione. E’ giusto per iniziare, per capire e vedere cosa succede. Col tempo verrà naturale e nemmeno ci farete più caso. 

Nel caso di raggi piatti e dritti servono due chiavi; una per i nippli e l’altra per evitare la rotazione del raggio in fase di regolazione.

Come eseguire la centratura laterale di una ruota raggi piatti e dritti chiave

Il problema con la centratura non è la tecnica: avvitando tendi, svitando allenti. Punto.

Però la ruota è un insieme che deve lavorare in armonia, il “quanto” tendere un raggio non è spiegabile a parole, perché solo l’esperienza ci fa capire quanto è necessario stringere.

Alcune regole da seguire comunque ci sono.

Anzitutto tenere sempre la ruota posizionata sul centraruote nello stesso verso, in modo da non confondere destra e sinistra, in modo, cioè, da lavorare sempre con la stessa direzione.

Non si deve mai essere drastici, perché tirando un raggio si agisce su quel raggio, è vero, ma si agisce anche su tutta la ruota che, come ho detto, deve lavorare in armonia.

Meglio allora procedere lentamente, un quarto di giro per volta. Sembrerà di impiegarci più tempo, quando invece è vero il contrario. Stringere da subito in modo deciso può rovinare sia la campanatura che la centratura radiale, costringendoci a un plus di lavoro per rimediare.

Se lo scostamento laterale è tale da richiedere da tre quarti a un giro intero di tensione, è bene allentare anche il raggio immediatamente vicino di un quarto di giro.

Esempio: se il cerchio tocca a destra, andrò a tendere di tre quarti o un giro completo il raggio sinistro più vicino al punto di contatto; e poi proseguirò lungo il cerchio allentando di un quarto di giro il raggio destro più vicino a quello da cui siamo partiti.

Dopo aver teso un raggio, una altra manata alla ruota per farla girare, in senso opposto a quello precedente. E’ una verifica importante, variare la rotazione a ogni regolazione. Mai però invertire la posizione della ruota sul centraruote.   

Mai forzare l’inserimento della chiave tiraraggi: si inserisce sempre dall’alto e non di lato, per non rovinare i nippli.

Con i nippli a stella è intuitivo, altrimenti non entra la chiave.

Ma anche coi nippli quadri, perché le chiavi di buona fattura hanno sempre i beccucci che rientrano per dare miglior presa sul nipplo. Quindi la “bocca” laterale è più stretta.

Se il nipplo offre molta resistenza perché ossidato, non insistete, fermatevi. Una goccia d’olio o di sbloccante infilata dall’alto, attendere che faccia effetto e poi riprendere il lavoro.

Ma io consiglio di rimuovere copertoncino e nastro paranippli e agire dall’interno. Spesso la testa del nipplo ha l’ingaggio per un giravite a testa piatta o per una chiava a bussola da 5,5mm.

Se c’è più di un raggio lento, se cioè il cerchio tocca in più punti, mai lavorare di fino su un solo punto ma eliminare lo scostamento laterale poco a poco su tutti i punti di contatto. Avvicinandosi gradualmente al risultato finale, perché la ruota è armonia e lavorare solo su un punto quando anche altri necessitano attenzioni significa rovinare l’accordatura. 

Se dobbiamo lavorare su più di tre raggi, allora meglio togliere copertoncino e verificare anche la centratura radiale via via che registriamo.

Ma la regola più importante, quella che non mi stancherò mai di ripetere (e infatti la sto appena ripetendo…) è che sulle ruote si lavora con calma, senza la fretta di raggiungere subito il risultato.

Col tempo imparerete a essere più veloci, perché avrete acquisito l’esperienza necessaria a capire da subito quanta torsione dare, ma non fatevi mai prendere dall’ansia di voler finire subito.

E’ un errore che vedo commettere spesso, soprattutto quando si assembla una ruota. Finita l’imbastitura, più che una ruota sembra una biscia. Si inizia allora a stringere come forsennati, con l’unico risultato che poi la ruota è da rifare completamente e avremo solo perso tempo.

Lavorando con calma e senza fretta, il risultato arriva, sempre.

Buone pedalate


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COMMENTS

  • <cite class="fn">Carlo Gallia</cite>

    Il centraruote che tu usi si fissa alla morsa o viene semplicemente posato sul banco? E la T di regolazione è compresa con l’oggetto o deve essere acquistata a parte? Dalle immagini del prodotto su Internet non mi pare che sia compresa. Grazie ancora delle tua competenza e della tua disponibilità. Carlo

    • <cite class="fn">elessar bicycle</cite>

      Ciao Carlo, quello mio è l’ultima versione con la base integrata e ripiegabile; già da un paio d’anni non lo vedo più a catalogo, solo la versione con montaggio da banco. La T per la regolazione si acquista a parte, io presi tutto insieme (dima per la campanatura compresa) sfruttando una offerta online sul kit completo.
      In ogni caso prova a contattare Magnetti, lo distribuiscono loro in Italia. Se Minoura lo produce ancora te lo possono ordinare e tu paghi e ritiri presso qualche negozio che si rifornisce da loro perché Magnetti è distributore e non vende ai privati. Anche se in qualche caso mi hanno inviato pezzi singoli che altrimenti non sarei riuscito ad avere pagando direttamente loro, oltre la spedizione.

      Fabio

  • <cite class="fn">Dario</cite>

    Potrei chiederti quale ritieni la tensione giusta per delle ruote assemblate quando il produttore del cerchio non la specifica? 100kgf, 120kgf?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Dario, la tensionatura è influenzata da diversi parametri: materiale e dimensioni del raggio in primis. Senza conoscere i dati ogni valore non ha senso.
      C’è infatti una apposita tabella (la più precisa quella Parktool) a cui fare riferimento.
      La trovi anche in rete, è di facile consultazione e ovviamente serve l’apposito strumento.

      Fabio

  • <cite class="fn">Dario</cite>

    Esatto io uso il tensiometro parktool, ma tra il minimo ed il massimo della tabella c’è una bella differenza mi sembra da 65kgf a 140kgf

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Più che differenza è un range di tensionatura. I raggi devono essere compresi in quei valori.
      Poi è buona norma che si cerchi di mantenere tutti i raggi omologhi su un valore abbastanza simile; e i raggi trasmissione più tesi di quelli opposti.
      Quando il range è ampio subentrano scelte personali, schema di raggiatura, aspettative sul comportamento della ruota ecc e in base alla propria esperienza chi raggia deciderà se tenersi nella parte alta o bassa.
      Una ruota non è mai un suo singolo elemento ma l’insieme, dove ogni dettaglio deve amalgamarsi e lavorare in sintonia.
      Non esiste né una ricetta universale né una regola assoluta. L’unica certezza è che i raggi non saranno mai tensionati tutti in maniera perfettamente identica.
      Anticipo la tua prossima possibile domanda: meglio più o meno tesi?
      Non lo so, dipende. Chi mi ha insegnato a costruire ruote, per oltre 40 anni ha sempre preferito una bassa tensionatura. Che valutava a diapason e non con uno strumento. Raggia ruote ancora adesso incapace a godersi la pensione, seppure solo in amicizia e di rado (e quindi siamo più o meno a 60 anni di esperienza…) e continua a sostenere che una bassa tensione è meglio: non perdi reattività, guadagni comodità e robustezza e servono minori cure.
      Viceversa altro noto costruttore di ruote artigianali cerca sempre di tenersi alto, soprattutto raggi trasmissione che cerca di portare quasi al limite massimo: non perdi comodità, guadagni reattività e robustezza e servono minori cure.
      Come vedi, la questione è aperta…

      Fabio

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