Manutenzione freni idraulici strada Shimano

Svuotare impianto idraulico freni strada Shimano
Svuotare impianto idraulico freni strada Shimano
Parto da questa operazione, preliminare alla completa sostituzione.
Nel prossimo paragrafo vedremo: immissione di olio nuovo in tutto il circuito o semplice rabbocco in caso di primo montaggio che hanno identica procedura (non modifica quanto olio inseriamo) e lo spurgo dell’aria, che dobbiamo fare sia nel primo che nel secondo caso.
E’ una semplice scelta di impaginazione la mia, a chi interessa solo il rabbocco queste note sono inutili.
Iniziamo.
Per svuotare l’impianto serve poco: un tubo con fermo di sicurezza, un sacchetto di plastica (per chi non ha la bottiglia specifica), nastro adesivo per unire i due, una chiave da 7 e una a brugola da 2 o 2,5, dipende dal comando.
Identifichiamo la vite di spurgo; su tutte le pinza Shimano flat mount è sempre in identica posizione, sotto le pastiglie.
Le direct mount l’hanno sopra le pastiglie di solito, molte da Mtb sul lato, a volte sopra a volte sotto, a volte invece della vite sporgente c’è l’attacco per il tubo incassato sul basso della pinza e una brugola che ne comanda l’apertura/chiusura posta vicino.
Comunque qui parliamo di pinza strada flat mount Shimano, restiamo sul pezzo.
Apriamo il cappuccio in gomma che protegge la vite di spurgo.
Colleghiamo il sacchetto che abbiamo precedentemente assemblato e assicuriamolo con la leva di sicurezza.
Applicare la levetta è molto importante: impedisce al tubo di scappar via. Se è vero che svuotando l’impianto la possibilità si sfili il tubicino lasciando colare olio sul pavimento è piuttosto remota (alla fine l’olio è pochissimo nell’impianto, il peso del sacchetto pieno è minimo), è altrettanto vero che quando collegheremo identico tubo per il riempimento allora si che senza fermo, sotto la spinta dell’olio in immissione, il tubo perderà presa. E sono danni, perché è facile contaminare dischi e pastiglie, se non li abbiamo rimossi (e più avanti vedremo anche questo).
Quindi, poiché immagino che se state leggendo queste note è la prima volta che vi cimentate, meglio iniziare a far pratica con il fermo di sicurezza.
Lo trovate o nel kit Shimano per il rabbocco o acquistando uno dei tanti kit di altre marche, kit compatibili Shimano.
Adesso spostiamoci sulla leva.
Solleviamo il copricomando dal davanti e svitiamo il tappo del serbatoio olio.
Nel caso di comandi per gruppo meccanico è sempre in cima al comando; leve Di2 lo hanno quasi al centro, vicino la parte finale del comando; quindi solleveremo il copricomando da dietro.
Avvitiamo al serbatoio l’adattatore specifico Shimano a cui andrà collegato l’imbuto. Di solito è fornito coi comandi, acquistando la bici molti produttori lo allegano, se non lo abbiamo lo si acquista a pochi spiccioli.
Per avere certezza di quale serve la cosa migliore è collegarsi al sito Shimano, cercare il nostro impianto e scaricare l’esploso (file EV) da cui ricavare il codice.
Anticipo l’eventuale obiezione: per svuotare l’impianto non è necessario collegare l’adattatore.
Vero.
Però visto che dopo lo dovremo riempire, averlo già lì è comodo e grazie alla sua altezza impedirà fuoriuscite d’olio nelle successive manovre.
Cioè quando daremo un paio di pinzate, così che l’impianto aspiri aria dall’alto (dal serbatoio cioè), svuotandosi rapidamente.
Prima però dobbiamo aprire la vite di spurgo.
Prendiamo la chiave da 7, svitiamo di un quarto di giro e l’olio sarà libero di defluire.
Come appena detto, con due pinzate velocizziamo la fuoriuscita dall’impianto.
Non preoccupiamoci se insieme all’olio esce anche aria, l’abbiamo pompata noi, di fatto. Se la bici è su cavalletto a morsa, quindi facile da ruotare, chiediamo aiuto alla gravità inclinando la bicicletta.
Ed ecco l’olio che si è depositato nel sacchetto.
E’ più di quanto troverete in un impianto stradale; questa immagine è stata scattata con le leve freno GRX supplementari montate, quindi con più olio nell’impianto.
Chiudiamo l’impianto avvitando la vite di spurgo quando olio non ne esce più.
Vederlo risalire lungo il tubo è normale, significa che abbiamo sigillato bene il sacchetto. Un forellino su questo farà entrare aria e l’olio scenderà di nuovo abbandonando il tubo.
Io l’ho lasciato lì per esigenze di scena, altrimenti in post produzione il tubetto trasparente spariva dalle immagini, mentre il rosa scuro dell’olio mi ha fornito contrasto. Così, giusto per farvi capire che pessimo fotografo che sono.
Togliamo il fermo, tenendo premuto il tubo contro la vite di spurgo; un panno e sfiliamo.
L’impianto è vuoto, pronto ad accogliere olio nuovo.
Importante: non smaltite l’olio nel lavandino. Recatevi in una qualunque officina meccanica, lì hanno contenitori appositi per lo sversamento e pagano (caro) il servizio di ritiro. Non vi chiederanno nulla, ma se vi presentate col caffè è sempre una bella cosa.
Ultima nota prima di passare al paragrafo successivo. Ho letto il balzano consiglio di lasciare l’impianto aperto tutta la notte con la sacca collegata, così da far colare via ogni seppur minima goccia d’olio.
E’ una sciocchezza enorme. Pompa e pinza hanno guarnizioni fatte per lavorare in umido: una volta installate e venute a contatto con l’olio freni, devono restare bagnate, altrimenti si danneggiano. Farle “asciugare” nell’impianto è la cosa peggiore che uno possa fare. Come sbagliare il tipo di olio. Già, che olio serve?
Un momento, tutto nella pagina successiva.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ottimo! vorrei ribadire da semplice ciclista che usa gli idraulici da tempo (mtb, nessuno è perfetto…) e che per questo si è letto (e legge) molti post sull’argomento che lo spurgo freni stimola la creatività dei ciclisti: l’olio da usare è sempre e solo l’olio della casa (Shimano nello specifico) ed è inutile cercare sostituti creativi (Baby oil Johnson, olio Magura, olio di ali di pipistrello) che costano uguale, fanno scadere la garanzia, funzionano – se va bene – uguale. E poi – suvvia! – i materiali di consumo Shimano costano il giusto!
P.s. la vera creatività del ciclista, e tutta la su competenza in meccanica e chimica, esce veramente fuori con mitica “pulizia e lubrificazione della catena” argomento capace generare post spassosissimi dove l’esoterismo impazza!
Ciao Adriano, so che usi la Mtb ma tu sai che io non ho pregiudiziali su queste bici (in realtà non ne ho su nessuna tipologia) e anzi, ti anticipo che sto studiando come iniziare a trattare l’argomento.
Hai ragione, quello della lubrificazione catena è in assoluto l’argomento dove si leggono sui forum le tesi più strampalate.
Del resto è notorio che l’olio specifico è attack camuffato, con microparticelle di diamante per velocizzare l’usura, quindi ben vengano soluzioni artigianali. Tanto i chimici che lavorano nelle aziende ne sanno nulla, ovvio.
E poi c’è un gomblotto, sicuro. Dove non so, ma esiste, sempre.
Vabbè, vado a catturare qualche pipistrello, ho finito l’olio dei freni per colpa di questi articoli.
Bye
Fabio
Ciao Fabio. Chiedo scusa se magari leggendo mi è sfuggito da qualche parte, ma volevo dare un’indicazione. Spero che a nessuno venga in mente di buttare l’olio vecchio nel lavandino e le pastiglie magari nell’indifferenziato. Sono prodotti altamente inquinanti, per i quali il meccanico paga uno smaltimento appossito, quindi vediamo di portarli ad un centro raccolta perchè vengano correttamente gestiti.
Ciao Giovanni, non ti è sfuggito perché non c’è. L’avevo già scritto negli articoli linkati, qui ho dimenticato.
Anche per mio errore.
Avete notato che stamattina ci sono due articoli online, pubblicati a breve distanza.
Bene, anzi male, perché questo sulla manutenzione era in calendario per la settimana prossima.
Dopo la pubblicazione del primo, quello sul montaggio, ho iniziato la revisione e invece di salvare dopo aver modificato una frase ho cliccato per sbaglio il tasto pubblica. Infatti lo sto revisionando ora, con articolo già online.
E con l’occasione aggiungo la tua utilissima considerazione; dopo aver pubblicato questa risposta, sennò sembra me ne prenda io merito.
Fabio
Ciao Fabio. solo una domanda: visto che poi per lo spurgo bisogna farlo, ma perchè non togliere subito ruota e pastiglie evitando pericoli di contaminazione durante lo svuotamento dell’olio?
Ciao Pierluigi, dividere è solo scelta di impaginazione, schede singole dove ognuno prende ciò che serve.
Se devi fare solo rabbocco, le pinza le lasci lì. Con l’anteriore puoi fare tutto lasciando la pinza in sede e così via
Fabio
Nella parte in cui si toglie l’aria dalla pinza, non ho capito come mai dici che pinzando e aprendo la vite di spurgo con la leva premuta, staremmo seppur di poco svuotando l’impianto. Non rimane in pressione per l’olio presente nell’imbuto? E se l’impianto si svuota anche di poco, non è dovuto al fatto che è entrata altra aria? Grazie
Ciao Emiliano, l’imbuto è aperto, non chiuso con un tappo.
Fabio