[Officina] Gli attrezzi per la bici, la chiave dinamometrica

Come scegliere la chiave dinamometrica a cricchetto
Come scegliere la chiave dinamometrica a cricchetto
Quanto vale la pena spendere per una chiave dinamometrica?
Dipende dalla frequenza di utilizzo. Perché dopo un certo numero di cicli di serraggio una chiave dinamometrica necessita di revisione, perde la taratura.
Quasi tutti i produttori indicano in 5000 i cicli di serraggio dopo i quali serve rimandare la chiave in azienda.
Impossibile che ciò avvenga mentre è tra le mani di un ciclista, possibile invece per chi gestisce una officina professionale.
Dipende però anche dagli anni, seppure inoperosa qualcosa in precisione perde. Una decina di anni sono una soglia raggiungibile, se adoperata in officina domestica.
Il ciclista che si diletta con la manutenzione potrà stanziare un budget tra i 60 e i 120 euro.
Una forbice ampia, dove nella parte bassa troviamo chiavi precise ma prive di servizio di taratura dell’azienda. Che le rende non proprio usa e getta, ma è fattore di cui tener conto.
Nella parte alta abbiamo attrezzi dalle prestazioni professionali ma con costi ancora accettabili.
Quello che le discrimina rispetto ai modelli ancor più costosi è il range di lavoro, di solito si fermano a 25 o 26 Nm. Ma coprono valori di coppia sufficienti per quasi tutta la bici, resta fuori la ghiera pignoni e siamo sul limite basso delle calotte movimento centrale.
Vediamo in dettaglio quello che ci serve conoscere per scegliere la nostra chiave dinamometrica.
Quella classica e più usata si presenta come una normale chiave a cricchetto.
La prima caratteristica che deve guidarci nella scelta è il range di lavoro, ossia Nm minimo e massimo.
Il Newton metro, è l’unità di misura della forza. Corrisponde al momento esercitato da una forza di un newton applicata all’estremità di un’asta lunga un metro e a essa perpendicolare, incernierata nell’altra estremità.
L’abbreviazione corretta è N m, con spazio, lo so. Però qui permettetemi questa comodità di battitura.
Una scala graduata deve informarci sui valori entro cui lavora la nostra chiave dinamometrica.
Una buona chiave dinamometrica per ordinaria e straordinaria manutenzione deve avere un range di lavoro da 2 a 24/26 Nm.
Ci sono versioni a display digitale, quindi in questo caso leggiamo le specifiche.
Una buona chiave dinamometrica per uso ciclistico deve partire da almeno 2 Nm, essere cioè capace di “sentire” una coppia così bassa. Sono pochi 2 Nm ma sono quelli previsti per tanti accessori al manubrio. I collarini delle leve freno supplementari Shimano GRX van su a 3 Nm.
La scala graduata deve essere precisa e ben visibile; meglio se comprende anche il mezzo punto o che sia almeno identificabile senza troppi sforzi.
Non è indispensabile il cricchetto reversibile, ma solo nel senso che non usiamo la chiave dinamometrica per svitare.
Infatti non “legge” i valori quando svitiamo. Però averla a cricchetto è assai comodo.
Esistono chiavi dinamometriche reversibili, capaci cioè di lavorare anche quando svitiamo. Sono attrezzi professionali, dal costo non certo contenuto. A che serve una chiave che legge anche quando svitiamo? Alla calotta destra del movimento centrale BSA, che si avvita in senso antiorario. O al pedale sinistro che si avvita in senso antiorario.
Prestiamo attenzione alla misura dell’attacco, quello a cui fissare i bit (le punte) perché esistono diversi standard.
Le chiavi dinamometriche da bici hanno comunemente attacco a misura 1/4″, che corrisponde a 6,35 mm. Ma troverete sempre la misura espressa in pollici.
Questo in basso l’attacco da 1/4″.
A cui collegare i bit classici, attacco quadro.
Gli altri standard sono il poco diffuso 3/8, ossia 9,52 mm; e 1/2″, ossia 12,7 mm.
I bit a brugola, Torx e chiavi a bussola fino a 13/14 è facile reperirli in misura da 1/4″.
Le chiavi a bussola più grandi nonché gli attacchi di tante chiavi specifiche per movimento centrale, ghiera pignoni e ruote libere hanno attacco da 1/2″. Alcuni estrattori sfruttano quello da 3/8″ ma sono in percentuale di meno.
Non serve acquistare chiavi dinamometriche in tutte le misure ma solo un semplice kit di adattatori, che permette di usare da soli o combinandoli tra loro tutti gli standard di attacco.
Come nell’immagine in basso, dove ho collegato una bussola da 32, che è la dimensione di ingaggio usata da molte chiavi per calotte movimento centrale.
Quindi, riassumendo, nella scelta della nostra chiave dinamometrica a cricchetto dobbiamo guardare:
1) Range di lavoro, ossia Nm minimo e massimo; per manutenzione ordinaria e straordinaria la soluzione migliore è range di lavoro 2-25/26 Nm.
2) Misura attacco bit, la soluzione migliore è scegliere lo standard 1/4″, che offre ampia possibilità di acquisto aftermarket per ulteriori bit.
3) Valutare se l’azienda offre a prezzo vantaggioso il servizio di calibratura, però dato il ciclo vitale è difficile che un semplice appassionato ne avrà mai realmente bisogno.
4) Per uso professionale, anche se non si gestisce una officina ma si vuole lavorare a regola d’arte, la scelta ottimale è avere due chiavi: una con range di lavoro 2-14 Nm e l’altra con range di lavoro 10/60 Nm.
Ora passiamo a conoscere la chiave dinamometrica fissa, ossia con valore di Nm prestabilito e non modificabile.
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Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ciao Fabio,guardando sul tuo sito ho trovato questo articolo ( come sempre interessantissimo ) sulle chiavi dinamometriche.
Ora,io fino ad ora avendo una bici in alluminio non mi sono mai posto il problema della forza nei serraggi delle viti le poche volte che ho riparato la bici da me.
Ma avendone acquistata una in carbonio vorrei se necessario essere sicuro della forza per evitare possibili rotture.
E ti chiedo “non una marca di chiave dinamometrica che penso tu non possa dare o sì? “ma volendo acquistarne una con un range di 1-25nm,
da che cifre si trovano per prenderne una valida senza spendere molto dato anche il presumibile scarso utilizzo?
Grazie
Guido
Ciao Guido, la questione non è uso saltuario o meno ma precisione e calibratura nel tempo. Poiché è un attrezzo importante, soprattutto per chi opera poco sulla bici e non ha quindi acquisito quella sensibilità che deriva da anni di lavoro, è meglio investire. Però comprendo come uno non voglia svenarsi e allora prendi questa
chiave dinamometrica
è un modello standard, marchiato in tanti modi ma è sempre lui.
Altrimenti guarda il catalogo unior, ma si sale di prezzo.
Fabio
Ciao Fabio e grazie sempre disponibilissimo.
Avevo visto questa chiave e ci avevo fatto un pensierino,ora che anche tu me la consigli come un prodotto validi e affidabile non ho più dubbi la prendo.
Guido
Buongiorno Fabio,ho acquistato la chiave dinamometrica che mi avevi consigliato.
Ora ti chiedo se puoi darmi alcuni consigli su come utilizzarla al meglio in aggiunta all’ottimo articolo che hai fatto.
Grazie
Guido
Ciao Guido, non c’è nulla di particolare, è una semplice chiave a cricchetto. Devi solo ricordarti di riportarla a zero quando la riponi.
Fabio
Ok.
Quando arriva dovrebbe essere già a zero giusto?
Quindi la riporto come è arrivata.
Ciao
Guido
Yes.
fabio
Ciao Fabio,ho provato la chiave dinamometrica che mi hai consigliato e,nel mio piccolo, ne sono soddisfatto sia per semplicità di uso che come costruzione.
Ora ti chiedo,mi avevi suggerito dopo l’uso di riportarla al valore di misura di come era arrivata.
Ebbene questo valore era di 4NM.
La metto sempre così o la porto a 2NMo anche meno?
Grazie
Guido
Portala a zero.
fabio
Grazie Fabio
Guido