Sigma Aura 60 Usb e Nugget II

Le conclusioni

Tempo di lettura: 6 minuti

Le conclusioni

Il mercato delle luci da bici è vasto, davvero impossibile non trovare quella adatta alle nostre esigenze. Perché si, alla fine la scelta è sempre dettata da cosa effettivamente ci serve.

Una luce per essere semplicemente visibili mentre percorriamo i pochi chilometri di ciclabile ben illuminata del tragitto casa lavoro? Un efficace set di luci per illuminare la buia strada che dobbiamo percorrere e ci renda visibili anche da grande distanza? Un impianto da notturna in Mtb, giù a rotta di collo per tenebrosi boschi?

E poi soprattutto: batteria o dinamo? E nel primo caso, meglio ricaricabili o di formato subito reperibile nel primo negozio che incontriamo?

Insomma, ognuno sceglie ciò di cui ha bisogno.

Io non posso darvi ricette universali; posso però elencarvi le virtù di questo set composto dalla Sigma Aura 60 Usb e Nugget II e tentare di capire a quale ciclista potrebbe far comodo.

Sono luci a led di ottima potenza, ambedue con batteria ricaricabile.

La luce anteriore ha fascio luminoso potente, profondo e che illumina esattamente dove serve, senza dispersioni. Anzi, grazie alla tecnologia della lente Osram illumina molto bene esattamente dove serve.

Fino a 70 metri di profondità, davvero tanto per una luce da manubrio a batteria integrata. Ma, soprattutto, i primi 30 metri sono quasi illuminati a giorno. In bici non viaggiamo certo a velocità autostradali, quindi è una distanza che ci permette di pedalare in assoluta sicurezza.

Vedere e farci vedere, e pure in questo la Aura Usb fa il suo dovere. E’ visibile da lontano, molto lontano. Abbiamo provato a scattare qualche foto ma oltre una certa distanza era impossibile ottenere immagini chiare. Parlo di qualche centinaio di metri.

Una gran bella idea la finestra laterale, anche lei ben visibile pure a grande distanza.

L’autonomia è a prova di paranoia da batteria scarica.

Usando la massima potenza, cioè tutti e 60 lux disponibili, superiamo le 4 ore.

Usando la media potenza, cioè 30 lux, superiamo le 7 ore.

Usando la minima potenza, cioè solo 18 lux, superiamo le 10 ore.

Ma il bello è che già sfruttandola al minimo della sua luminosità abbiamo luce più che sufficiente per viaggiare in città; anche fuori senza eccedere in velocità, soprattutto in discesa, perché la profondità del fascio diminuisce.

La piccola luce posteriore è molto visibile da lontano e da qualunque angolazione.

Anche in questo caso ci è stato impossibile ottenere immagini nitide e anche in questo caso parliamo di diverse centinaia di metri. La Sigma dichiara visibilità fino a 400 metri ed è un dato reale, che ho verificato.

L’autonomia è notevole, e qui sono rimasto perplesso. Sulla confezione sono riportate 6 ore per la durata della batteria. Io ho fatto diverse prove arrivando a misurare 10 ore. Ok, la piccola luce rossa di segnalazione carica residua è diventata visibile dopo circa 6 ore, quindi fin qui siamo in linea con le dichiarazioni della casa. Ma poi ha continuato a fissarmi dalla scrivania per altre 4 ore, e io volevo andare a dormire ma non potevo fermare il cronometro.

I tempi di ricarica per tutte e due sono buoni; circa 3 ore la Aura, poco meno di 2 la Nugget II. Usando un carica batteria da telefono. Collegando invece le luci al notebook è stata necessaria quasi mezz’ora in più per entrambe, immagino a causa della minor resa della porta Usb del computer.

Il peso è minimo, addirittura irrisorio per la piccola crocchetta. Con 105 grammi per la Aura e appena 24 per la Nugget II diventano appetibili anche per ornare bici da corsa, dove al grammo, di solito, badiamo.

E vista l’autonomia non ci è precluso un lungo allenamento in notturna; che di questi tempi significa da poco dopo le quattro del pomeriggio, deprimente per me che amo la luce del sole.

Quanto dobbiamo spendere per avere tutto questo? Meno di quanto credevo.

La sola luce anteriore l’ho trovata in rete a circa 35 euro di prezzo medio.

La sola luce posteriore, nella versione con flash e due livelli di intensità luminosa, a poco più di 10 euro.

Diversi negozi online, per lo più tedeschi, hanno il set completo così come lo avete conosciuto in questo test, ossia con la Nugget II a sola luce fissa e non regolabile, a circa 40 euro.

Tutte richieste oneste, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Il mio consiglio è spendere quel poco in più e acquistarle separate, in modo da portare a casa la Nugget II completa.

Ma più di tutto, ovviamente, il mio consiglio è usare sempre le luci pedalando col buio. Meglio se accompagnate da abbigliamento ad alta visibilità. E col casco, i miei lettori li voglio integri e in forma 😀

Vi lascio coi soliti link ufficiali; oltre azienda e luci c’è anche il comodo webstore dove ordinare i ricambi. Al momento in cui scrivo per la Aura 60 c’è nulla ma arriverà. E’ una novità, è normale serva tempo per mettersi a regime.

Ecco i link, e mi raccomando: buone pedalate, ben illuminate.

Sigma Sport

Aura 60 Usb

Nugget II

Webstore EU ricambi

COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Ottimo articolo di “servizio” che serve a fare luce (ah ah) in una selva piena di prodotti dal prezzo molto variabile e dalle caratteristiche spesso indecifrabili in termini pratici e di utilizzo. Peraltro un prodotto più che economico. Grazie!!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Adriano, dici bene “articolo di servizio”. Più che il testo trattandosi di luci ho pensato servissero foto e devo dire che stavolta ci ho lavorato tanto. Ma del resto questo è il momento giusto per le luci, infatti a breve arriverà anche quello sulle Reelight Nova (meteo permettendo). Luci del tutto diverse, per potenza, tecnologia e destinazione d’uso/ciclisti. Ma anche un altro modo di affrontare il buio e potrebbe essere interessante.

      Fabio

  • <cite class="fn">Gabriele</cite>

    Ciao Fabio, a seguito della tua recensione ho acquistato le 2 luci per i miei ormai forzati allenamenti tardo pomeridiani (e quindi in notturna!) in bici da corsa. Che dire? Ottime, l’anteriore illumina la strada alla perfezione anche quando sono in discesa (certo col buio non mi lancio in discesa come Nibali a Rio 2016) e come dici bene tu deve essere ben regolata per non abbagliare le auto provenienti nell’altro senso. La posteriore la trovo impressionante, ma mi permetto di aggiungere alla tua recensione anche il consiglio di rimuovere il borsello sottosella e installarla più in alto sul reggisella. Con pochi euro si prende un borsellino da fissare al tubo orizzontale/serie sterzo dove spostare il tutto o anche nelle tasche posteriori se c’è spazio.
    Per scrupolo e sicurezza uso comunque altre luci e indosso vari elementi riflettenti, infatti a chi mi chiede se è pericoloso uscire la sera in bici rispondo che sono “un albero di natale su due ruote”, ma penso di poter fare ancora di peggio/meglio se vedo altro materiale interessante qui su Elessar!
    Insomma, le consiglio a chi come me si allena su strada in autunno/inverno dopo il tramonto, e con prezzi uguali in effetti non ho trovato in altri marchi le stesse caratteristiche di queste 2 Sigma!
    Grazie di nuovo per questa recensione “illuminante”, giusto per unirmi anche io ai pessimi giochi di parole…
    Gabriele

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Gabriele, interventi come il tuo mi fanno assai piacere e al tempo stesso mi spaventano.
      Mi fanno piacere perché nei miei test cerco spesso di proporvi ciò che reputo vi sarà realmente utile, senza tener conto di mie eventuali preferenze o necessità. E testare componenti come per esempio le luci ti assicuro che è noioso, lungo e faticoso (la parte fotografica ha richiesto lunghe ore…).
      Mi spaventano perché mi fanno rendere conto che devo usare la massima attenzione, verificare ogni dettaglio e pesare attentamente le parole perché un mio errore significa indurre voi in errore.
      Posso dire, con orgoglio, che con quasi 200 recensioni pubblicate, fino ad oggi non c’è stata una sola volta in cui il vostro giudizio sia stato diverso dal mio. Anzi, avete spesso contribuito con ulteriori segnalazioni o suggerimenti dettati dall’esperienza diretta, come nel tuo caso.
      E comunque mentirei se negassi che, spavento o no, non mi fa piacere sapere di essere stato utile.
      Il punto di forza di questo blog è che sta su solo per passione, non perché devo camparci. Potrei chiuderlo anche domani se volessi, avrei dopo tanto più tempo per me. Quindi posso sempre permettermi il lusso della verità, senza preoccuparmi se la tale azienda possa sentirsi danneggiata.
      Tante aziende lo capiscono e lo apprezzano, altre preferiscono canali di comunicazione più gestibili. Ma fa parte del gioco, basta saperlo.
      Una volta un amico mi ha definito un influencer. Lo fece con animo gentile è vero. Io però spero di non diventarlo mai: solo un ciclista appassionato a disposizione di altri appassionati come lui.

      Fabio

  • <cite class="fn">Mattia</cite>

    Ciao! Volevo capire se la luce posteriore è adatta a reggisella aero, sia sezioni a d che sezioni a goccia.

    Grazie!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Mattia, molto dipende da quanto acuta sia la cuspide del reggisella.
      Non ho né le luci (restituite all’azienda dopo il test) né un reggisella per una prova.
      Di solito sugli aero per evitare rotazioni (con altre luci ma di foggia analoga) risolvo sagomando un cuscinetto di neoprene.
      Potrebbe essere la soluzione, tanto che sia questa Sigma o altra luce, alla fine se la forma è più o meno quella sempre tenderà a ruotare.

      Fabio

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