[Tecnica] Shimano Front Shift Next

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Una delle tante innovazioni arrivate con le trasmissioni Shimano Di2 a 12 velocità è la tecnologia Front Shift Next.

Ok, ma cos’é? E’ la possibilità di assegnare al terzo pulsante, quello nascosto dal copricomando per capirci, la gestione del deragliatore in “modo continuo”.

Un click e la catena cambia posizione; e siccome le corone due sono, se si trova sulla minore salirà sulla maggiore, se si trova sulla maggiore scenderà sulla minore, come fosse una vite continua. 

Nulla vieta di assegnare questa funzione ad un altro pulsante, per esempio quello nascosto sul comando destro. Oppure uno dei due classici pulsanti di cambiata presenti sul comando sinistro. Oppure ancora liberare completamente il comando sinistro e sfruttare solo quello destro per gestire cambio (con i pulsanti classici) e deragliatore col terzo pulsante. Insomma, ognuno libero di giocare con la configurazione che crede, perché questa funzione è presente su tutta la gamma strada e gravel Di2 a 12v.

Con l’unica differenza per i comandi del 105 Di2, privi del terzo pulsante e quindi con meno personalizzazioni.

La Front Shift Next è ovviamente compatibile con le modalità di cambiata sincronizzata e semi sincronizzata.

E, posso affermare perché la uso, con la cambiata semi sincronizzata si va via che è un piacere.

Come applicare questa funzione alla propria bici è spiegato nel video, dove in chiusura non tralascio alcune considerazioni.

Che vi riporto anche qui.

Una è tecnica, una è pratica, l’ultima, passatemi l’arroganza, filosofica.

Quella tecnica: per utilizzare la tecnologia Shimano Fron Shift Next serve aggiornare la app E-Tube project all’ultima versione e aggiornare i comandi all’ultimo firmware disponibile. Diversamente da quanto erroneamente riportato da alcuni, l’aggiornamento è fattibile tramite app senza recarsi per forza in uno Shimano center, basta avere un cavetto e una Junction, volendo possiamo fare a meno di quest’ultima come ho spiegato in questo articolo.

Quella pratica è la funzionalità di questa tecnologia: io l’ho trovata assai comoda e non solo perché nell’arrembante guida in fuoristrada, soprattutto indossando guanti invernali, mi ha evitato il possibile errore di cambiata, ossia l’agire sul pulsante sbagliato. L’ho trovata comoda perché mi ha liberato due pulsanti, quelli soliti di cambiata, a cui ho assegnato altre funzioni, ossia la gestione del Garmin e del radar. Esigenza mia, che altri magari non hanno o a cui non interessa e questo mi porta all’ultima considerazione.

Ossia quella filosofica: ripeto da anni che le trasmissioni elettroniche non sono la semplice attuazione elettrica della cambiata; anzi, questa posso dire che è proprio l’ultima cosa che interessa. Una buona trasmissione meccanica, ben montata e regolata, funziona in maniera egregia. E badate, se dico buona non parlo di Dura Ace o Ultegra, parlo di qualità. Posso assicurarvi che la Tiagra 4700 (per restare in casa Shimano) ha una funzionalità eccellente. E lo chiarisco a beneficio di chi ancora si ostina con la sciocchezza dell’entry level. Ovvio che salendo di prezzo acquisti ulteriori plus ma sono essenzialmente la superiore leggerezza e maggiori opzioni, se un prodotto è buono lo è sempre: spendi meno e pesa di più ma mica è scarso.

Posto quindi che l’attuazione della cambiata è ininfluente in questo discorso, qual è il pregio di una buona trasmissione elettronica? E’ il software di gestione della cambiata.

Che nel caso di Shimano si traduce nei sistemi di cambiata sincronizzata e semi sincronizzata, nella possibilità di variare i punti di cambiata nella prima e il numero di pignoni nella seconda, in questa Front Shift Next, nella personalizzazione dei pulsanti e così via.

Utile o inutile non ha importanza, perché in bici nulla serve davvero, tutto fa comodo. 

Io pedalo indifferentemente con la tripla a 5v e con il Di2 2x12v; con il monocorona elettronico e con la doppia meccanica; coi freni a cerchio e a disco, con bici in acciaio, alluminio o carbonio, col top iperleggero e col cancello buono giusto per fare la spesa.

Non impongo mai ad altri ciclisti come devono pedalare, aiuto chi mi contatta nelle scelte per il suo ciclismo che è sempre diverso dal mio e da quello di tutti gli altri.

Eppure, ogni volta che tratto di trasmissioni elettroniche (ma anche freni a disco o qualunque innovazione) c’è sempre chi si la spara subito “ci complicano la vita!”; “servono solo a farci spendere soldi!”; “meccanico tutta vita!”; oppure freni a cerchio tutta la vita, acciaio tutta la vita e via così. Non qui per fortuna, ma su YT credetemi è tragica, il livello di analfabetismo funzionale è altissimo.

Ripeto spesso che ogni soluzione tecnica ha le sue caratteristiche, c’è chi le vuole e ne trae giovamento – o semplicemente la felicità di usarla – e chi non sa che farsene.

Ho trovato e trovo le molte funzioni delle trasmissioni Di2 piacevoli, ben studiate e valide; e come per ogni cosa non sostengo che siano necessarie a chiunque.

Ora a queste persone che subito sparano la loro sentenza svelo un segreto: puoi scegliere. Già, se l’elettronico non ti piace, prendi un meccanico e sii felice sui pedali. Senza trifolare né chi pedala come meglio crede né me che sacrifico molto del mio tempo per aggiornarvi e informarvi con onestà e, spero, competenza.

Chiuse le considerazioni vi lascio al video, questo il link diretto oppure miniatura in basso.

Buone pedalate

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