[Test] Selle Italia GT-1

Come è fatta
Come è fatta
La Selle Italia GT-1 si presenta da subito come sella dedicata al commuting urbano e al trekking; lo fa con un fattore forma ottimizzato proprio per questo utilizzo.
Le dimensioni sono 180x250mm, una giusta proporzione per avere appoggio senza che il “naso” infastidisca (ricordo che l’assetto sulla bici è a schiena rialzata), per un peso di poco sotto i 300 grammi, valore di tutto rispetto per una sella urban.
Al centro spicca il canale bugnato, ma forse sarebbe più corretto dire che risaltano i due cuscinetti ai lati.
L’imbottitura è in EVA, acronimo di Etilene Vinil Acetato: che detto per esteso sembra una cosa pericolosissima. In realtà è un materiale sicurissimo (ci fanno pure i giochi per bambini) dalle infinite applicazioni, infatti lo troviamo negli oggetti più disparati. Ovviamente adattato all’uso specifico. Ma quale che sia l’applicazione, la caratteristica fondamentale è la morbidezza unita alla totale impermeabilità; a cui aggiungo una eccellente leggerezza.
Questo lo rende un materiale eccellente per una sella da bici. Infatti molte selle sportive hanno l’imbottitura in EVA, incollata allo scafo. Averla usata su una sella urban e soprattutto senza collanti come meglio spiegato poco più in basso, è stata una sfida impegnativa per gli ingegneri di Selle Italia: sfida vinta, altrimenti non saremmo qui a leggere…
Dall’immagine in basso si notano sia la lavorazione centrale antiscivolo (è sella destinata all’uso per lo più con abiti civili) che la lavorazione a rilievo della cornice posteriore. Io non so se voluto o solo effetto collaterale, ma rilevo come offra gran grip poggiando la bici al muro; e non ditemi che almeno con la cittadina non lo fate, su…
Il profilo è piatto.
La sella va messa in bolla perfettamente in piano, senza inclinarla leggermente grazie anche al naso per nulla prominente.
Qui in basso è la prospettiva che fa sembrare la sella inclinata in avanti, non lo è nella realtà. Chiara l’ampia porzione posteriore di appoggio.
La sella è piena ma non lo scafo, che al centro è forato.
Il rail è in FeC alloy, una lega di acciaio al carbonio e ferro ad alta resistenza e flessibilità. Diametro classico da 7mm
E poi c’è la costruzione a tecnologia Lock on system, ossia senza colla, quindi facile anche da riciclare alla fine del ciclo vitale della sella.
Per citare Enrico Andreola, product manager di Selle Italia: “…Uno degli aspetti più impattanti del processo tradizionale di produzione di una sella è proprio la fase di incollaggio. Si parla di incollaggio dell’imbottitura alla scocca e del rivestimento esterno all’imbottitura stessa. Se elimini gli incollaggi, elimini una fetta considerevole dei materiali potenzialmente inquinanti necessari.
Questo ci ha portato a sviluppare un nuovo metodo produttivo che consentisse di rimuovere l’uso di ogni sorta di colle e quindi di solventi, utilizzati normalmente per facilitare l’incollaggio stesso. Abbiamo quindi brevettato il Lock-On System: dopo lo stampaggio dell’imbottitura questa viene “agganciata” meccanicamente alla scocca tramite un processo piuttosto delicato che deve essere svolto entro un intervallo di tempo e temperature piuttosto stretto, oltre il quale l’aggancio semplicemente non è più fattibile. Una volta collegata meccanicamente la scocca all’imbottitura, che grazie al processo realizzativo non necessita di rivestimento (incollato) come le selle tradizionali, quest’ultima rimane saldamente al suo posto consentendo di pedalarci sopra.”
Una immagine ufficiale chiarisce la struttura.
Stavolta non sono ricorso all’immagine ufficiale solo per la mia nota incapacità di fotografo ma perché, come chiaramente spiegato da Andreola prima, il processo di assemblaggio avviene in situazione non replicabile dall’utente finale. Insomma, se la smonti, poi non la rimonti più, quindi non potevo certo aprirla per mostrare la struttura.
Questo ci porta a due ulteriori notazioni: la prima è che l’assemblaggio è saldo, non è un semplice incastro; la seconda è che, mettendoci forza, la possiamo comunque dividere ma solo quando sarà il momento di riciclarla.
Segnalo due plus offerti da Selle Italia, per tutti i suoi prodotti: un voucher sconto del 70% in caso di rottura accidentale entro la prima settimana e un buono sconto del 35% per l’acquisto della stessa sella o versione successiva se danneggiata o rotta nei successivi tre anni, due anni per la serie commuting.
Ora che la conosciamo, usciamo a pedalare con questa GT-1.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.