Ultima rifinita ai mozzi Maillard

La lucidatura a specchio richiede tre passaggi, quattro se il pezzo è rovinato.
Il primo è una buona passata con carta abrasiva ad acqua a grana 1200, per rimuovere i graffi. Se non presenti, questo passaggio si può saltare. Però una passata leggera è sempre meglio farla, più liscia la superficie migliore il risultato finale.
Il secondo è la lucidatura con pasta marrone (le paste si contraddistinguono per colore) che lucida ed essendo leggermente abrasiva rimuove i piccoli segni; lascia però il pezzo piuttosto sporco, lucido ma non brillante.
Il terzo passaggio è con la pasta azzurra, un brillantante di finitura che rimuove i segni lasciati dall’operazione precedente e dona lucentezza.
Il quarto è la lucidata a mano, breve e poco impegnativa, per rimuovere gli ultimi residui. Io mi trovo benissimo con il tessuto denim, quindi non buttate i vecchi jeans ma riciclateli per farne tante strisce da utilizzare.
Nel caso siano presenti scritte o incisioni, durante la lucidatura queste si riempiranno con la risulta della lavorazione. Potete scegliere se lasciarla, in modo che la scritta alla fine risalti, oppure rimuovere tutto con uno spazzolino in nylon e, se non viene via, una goccia di Sidol. Io se sono scritte molto piccole, come quelle su questi mozzi, preferisco lasciare un poco di “scuro”, mi piace il contrasto.
Il primo e l’ultimo passaggio sono da eseguire a mano; il secondo e il terzo sfruttando una mola (o un trapano montato a banco). Per la pasta marrone è meglio usare una mola in feltro dura, da pulire spesso usando un cutter per rimuovere l’impasto che si crea sulla sua circonferenza. La pasta azzurra invece è più delicata e si passa usando una mola in tessuto per lucidatura. Tutto materiale facilmente reperibile nei brico di una certa dimensione, quelli delle grosse catene commerciali li hanno.
Questo il risultato finale, il lavoro era rimasto in sospeso perché avevo finito la pasta azzurra. Trovandomi con le spazzole montate ho dato una lucidata anche al reggisella. Poi verrà il turno di piega, attacco manubrio e leve freno. Anche i cerchi avranno analogo trattamento, sono dei bei Weinmann in alluminio e vale la pena sistemarli. Ovviamente non saranno lucidate le piste frenanti, sia perché alla prima frenata andrebbe tutto via e sia perché la prima frenata non sarebbe una frenata…
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Ciao Fabio, potresti dare qualche dettaglio in più sulle paste marrone e azzurra?
Grazie!
Ciao Gaetano, è sufficiente una ricerca con Google e trovi tutto.
Comunque per uso non professionale (per far girare quelle mole ci vuole un apparecchio bello potente, il trapano lo fondi) c’è il set wolfcraft
Va bene per piccoli pezzi; prima la pasta marrone con la spazzola dura, poi quella azzurra con la spazzola in cotone. In commercio esistono molte paste, ognuna dedicata ad alcuni o un solo metallo e ognuna per diversi gradi di finitura. Per uso nostro queste vanno bene, poi per l’acciaio c’è altro, come per l’ottone ecc.
Fabio
Grazie, adesso so esattamente cosa ordinare 😉
Cosa devi lucidare? Non tutto è lucidabile e non tutto alla stessa maniera…
Fabio
Mozzi…
Mozzi ok, ma vedi bene la finitura attuale; non tutti possono essere portati a specchio.
Che modello sono?
Fabio
Sono mozzi Campagnolo Record anni 70-80; immagino che questo approccio funzioni in generale su pezzi in alluminio non anodizzato, sbaglio?
Non sbagli; se erano una serie più moderna, ad esempio i chorus miei, il lavoro era impossibile.
Buona lucidata!
Fabio
ciao! che bello il risultato. Volevo chiederti un parare. Sto lavorando dei pezzi di un pedale che vorrei restaurare. Il materiale è alluminio, posso effettuare una procedura come da te descritta o c’è qualche altro dettaglio da seguire ?
Se il pedale è alluminio e non è presenta alcuna finitura superficiale, si, va bene lucidarlo con pasta e mole.
Il problema è la forma, i pedali sono rognosi, a meno che non siano dei pedali corsa tipo i Campagnolo e Shimano di fine anni 80, quelli si usavano con tacchetta e cinghietta per capirci.
Se sono rovinati fai attenzione, perché la lucidatura mette in risalto ancora maggiore ogni più piccola imperfezione.
Fabio
si giusto, nessuna rifinitura, vorrei riuscire a “tirarlo” a lucido eliminato alcune macchie di ruggine e quale parte rovinata.
Per ora ho smontato ogni pezzo e riesco a lavorarci bene anche se effettivamente alcuni punti del pedale non sono molto agevoli da raggiungere.
Se la superficie è rovinata lavora prima con carta abrasiva 1200 ad acqua, poca pressione, molti passaggi e tanta pazienza…
Per superfici complesse, difficili da lavorare con la mola, se non sono troppo rovinate (puoi valutare tu i tuoi pedali dopo averli levigati) io uso questa

I risultati sono meno definitivi di una buona lucidatura a specchio, ogni tanto una ripassata ci vuole, ma è davvero ottima.
Fabio
perfect, sempre gentilissimo e preciso. Il passaggio con carta abrasiva l’ho fatto, ora vedo se riesco rifinire con la mola e poi vado di polish. Se il risultato è buono poi lo metto sul blog
Grazie Fabio, ho usato la tecnica della lucidatura da te descrita mi e pienamente riuscita Geazie di nuono Luciano.
Ciao Luciano, sono contento per te. Cosa hai lucidato?
Fabio
ciao scusa il ritardo, ho lucidato un vecchio manubrio e un attacco manubrio li ho completamente ringiovaniti grazie ancora. Luciano